Silvia Celani: Intervista all’autrice – L’estetica dell’assassino

Intervista all’autore – Silvia Celani 

  • Parlaci di te, autrice:

Ciao a tutti, sono Silvia Celani, sono un sostituto commissario della Polizia di Stato e ho cominciato a scrivere misteriosamente. Non sono un enfant prodige della scrittura, non ho mai sentito sin da piccola ispirazioni di scrittura. Sicuramente ho avuto passioni artistiche che per un po’ ho coltivato (recitazione, danza), ma non avrei mai pensato di scrivere. Questo è stimolante per chiunque. Tutti potrebbero essere col tempo dei potenziali scrittori. Scrivere è liberatorio, consiglio a tutti di scrivere, anche se il vostro componimento letterario rimanesse un semplice esercizio di scrittura. Ho cominciato a scrivere per scommessa, per gioco, ma non avrei mai immaginato di scrivere così tante pagine.

La scrittura sorprende sempre, stupisce stupendamente chi la sperimenta. Se ho cominciato a scrivere forse è perché sono stata ispirata dal mio lavoro in polizia, dall’esigenza di raccontarmi, di elaborare le storie che ho vissuto durante le mie investigazioni a volte per esorcizzarle a volte per farne tesoro. Ci sono molte vite che mi sento dentro oltre quella che mi fa scrivere racconti. C’è il giornalismo che è un’altra mia passione e che ho riversato nel mio libro, infatti il manoscritto è un thriller ma è anche un libro-inchiesta sull’essere e l’apparire, dove sfilano argomenti oggetto di cronaca, come lo sfruttamento della prostituzione, i finti centri massaggi, le sperimentazioni selvagge per la medicina estetica, insomma l’estetica che non rispetta nulla, neppure la vita umana, l’estetica ad ogni costo! 

  • Qual è il titolo del tuo libro?

Il titolo è ‘l’Estetica dell’ASSASSINO – Identikit di un’altra vita‘.

  • A quale genere appartiene?

Si tratta di un thriller.

  • Come è stato pubblicato?

È stato pubblicato in formato Cartaceo e Ebook da una casa editrice, la Booksprint Edizioni.

Silvia celani

Trama

L’arguta Commissaria di polizia, Giorgia Garbato, affascinante siciliana, trapiantata a Torino, investiga sull’omicidio di una prostituta russa, Alina, uccisa brutalmente di fronte alla giovane figlia che forse ha visto in volto l’assassino. Le indagini conducono a un sedicente centro estetico che, oltre a sfruttare giovani ragazze dell’Est, pare coinvolto in una serie di inquietanti esperimenti con le cellule staminali, commissionati da una multinazionale farmaceutica francese, la Genetique. Alla multinazionale appartiene anche Philippe Adorno, un misterioso uomo innamorato della vittima. Sulle tracce del manager, la commissaria parte per Parigi dove, collaborando con la Prefecture de Police, scopre che la Genetique effettua pericolose sperimentazioni finalizzate a testare pionieristici metodi per la medicina estetica. Ha così inizio un’intricata trama che vede un variegato susseguirsi di omicidi (dello stesso Adorno e della sua amante Suha, bellissima e inquieta top-model) e di personaggi (il ricercatore scientifico Bernard, il musicista dannato Maxime, il medico e criminologo Marcél e l’autista André) e che approderà ad un finale del tutto inaspettato. 

  • Come ti è venuta in mente l’idea sulla trama e sui personaggi?  

La trama è nata a poco a poco, grazie alla mia bussola pensante, la mia creatività che cartella dopo cartella, pagina dopo pagina, indirizzava e creava intrecci mentre le esperienze investigative mi hanno aiutato, quali strumenti tecnici a mia disposizione, a rendere credibile la storia. Si parte da qualcosa ma non si sa dove si arriverà. Scrivere è come un viaggio meraviglioso, sempre pieno di sorprese.

  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera?

Perché gli argomenti sono di serissima attualità anche se a volte, sono stemperati dalla comicità un po’ macchiettistica che rilassa il lettore. Si tratta comunque di un libro inchiesta che tratta con serietà l’argomento dell’estetica, che porta a conoscenza di chi non li conosce, argomenti scabrosi. Il romanzo è un tentativo di sviscerare il tema dell’estetica in tutte le sue multiformità, invitando il lettore alla riflessione. Così, ho fatto in modo che questo libro unisse insieme l’utile e il dilettevole. In ultimo, da investigatrice-scrittrice, invito o forse meglio sarebbe dire, sfido i miei lettori-investigatori, così li immagino, a investigare attentamente, attraverso la lettura del libro e a scoprire l’assassino del quale io mi sono divertita a nasconderne bene l’identità.

TUTTI I DIRITTI RISERVATI A SILVIA CELANI



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