Intervista a Carmen Cirigliano e Carmine Menzella

Intervista agli autori di Ombre: Carmen Cirigliano e Carmine Menzella

Carmen Cirigliano Carmine Menzella ombre

  • Parlateci di voi, autori: Siamo Carmen Cirigliano e Carmine Menzella, rispettivamente classe 1984 e 1978, viviamo a Ferrandina e siamo compagni nella vita come nell’arte. Siamo laureati rispettivamente in Lettere e in Filosofia, e collaboriamo da anni a svariati progetti che ruotano intorno alla scrittura nera, ad esempio scriviamo sceneggiature per teatro e cortometraggi e ci occupiamo anche della loro regia. Abbiamo fondato l’associazione culturale Laboratorio Inchiostro Nero, volta alla promozione della cultura di genere horror, fantastica e thriller-noir attraverso vari linguaggi che spaziano dal teatro sperimentale e di figura, al cinema alla narrativa. Collaboriamo con diversi giornali e riviste locali in ambito culturale. Carmine, che è docente e  studioso di filosofia e appassionato di lettura saggistica, si dedica da sempre ad attività di ricerca filosofica e storica, partecipa spesso a convegni e seminari sugli scrittori lucani in qualità di relatore, scrive articoli e recensioni di libri. Ultimamente un suo intervento sull’apprezzato poeta lucano Michele Parrella è stato pubblicato sul libro “Michele Parrella, il poeta con il panama” presente nelle librerie. Carmen creativa e appassionata di arti visive si dedica anche all’illustrazione, all’animazione cinematografica e alla costruzione di pupazzi e burattini tenendo anche laboratori presso le scuole. Attualmente web speaker per la web Radio Attiva Ferrandina si occupa di diffusione della cultura letteraria e cinematografica di genere horror e fantastico nella rubrica La Zona del Crepuscolo.  Regista di spettacoli di teatro sperimentale e cinema  ha ultimamente scritto e diretto il cortometraggio “Il segreto di Kaspar Kohl” prodotto dalla Regione Basilicata e Cinemadamare, tratto da “Il segreto di Klimt” uno dei racconti presenti in Ombre, al nostra prima pubblicazione. Scriviamo da sempre, data la nostra formazione umanistica e le nostre passioni giornalistiche e letterarie.
  • Qual è il titolo del libro? Il titolo del nostro Libro è “Ombre”
  • A quale genere appartiene? Ombre è una raccolta che contiene tredici racconti “neri” non   ascrivibili in maniera netta ad un genere preciso, ma che risentono molto della nostra formazione e delle nostre letture che spaziano appunto dal genere fantastico, al noir, al thriller fino all’horror, senza tralasciare la riflessione su tematiche attuali.
  • Come è stato pubblicatoIl nostro libro è stato pubblicato da una casa editrice, L’Erudita, appartenente al gruppo editoriale Giulio Perrone. Inizialmente pensavamo ad un’autopubblicazione, ma su consiglio di amici ci siamo rivolti alle case editrici, e con nostro grande piacere la raccolta è stata presa in considerazione e pubblicata.
  • Link per reperire lo scritto online: Il libro è reperibile su ibs , amazon  e ordinabile nelle librerie.
  • Trama: I tredici racconti di Ombre ci invitano ad abbandonare il mondo così come lo vediamo e lo conosciamo, a lasciarlo dietro di noi come un ricordo vago e scolorito, ci invitano a sospendere per un momento l’immagine dell’uomo come una creatura docile e addomesticata, dotata di ragione e coscienza, ci invitano a separarci dall’esistenza di una società comprensibile e decifrabile, a non pensare alle città e metropoli come spazi luminosi e di opportunità, a non pensare più  alla tecnica come fonte di progresso. Nei nostri racconti il potere diviene arbitrario, una sorta di polipo tentacolare che ci spoglia di ogni diritto all’esistenza, addentrandoci nel campo dell’inumano, dello straniero, dello sconosciuto e dell’inconoscibile.  I protagonisti di questi racconti hanno abbandonato le sponde certe di un mondo abitabile per conoscere e sprofondare nell’ombra, hanno sperimentato le forze aliene che si innalzano dal fondo ancestrale e atavico della loro esistenza. Sono  esseri confusi, deboli, sconnessi, vittime del fastidioso rumore di mille voci incoerenti, sussurranti chiassose, che emergono dagli spazi alieni del mondo. Le inquietudini dell’alienazione urbana, la vendetta della natura violata sull’uomo, la pulsione al delitto e al peccato, questi alcuni temi dei racconti nei quali il filo conduttore rimane l’idea di aver perduto il mondo abitabile, con le sue certezze e la propria dimora, lo spazio sicuro in cui rifugiarsi ed affondare con le proprie convinzioni e le proprie radici. Partendo da situazioni ordinarie e consuete, questi racconti procedono lenti ed inesorabili verso una dimensione assurda, surreale nella quale il senso di angoscia ne fa da padrona.
  • Siamo curiosi, come vi è venuta in mente l‘idea sulla trama e sui personaggi? Non si tratta di un romanzo dalla trama unitaria ma di racconti, scritti in momenti diversi della nostra vita, e quindi dettati dall’ispirazione del momento, da quello che sentivamo e dalle vicende particolari che vivevamo. Spesso l’idea nasce da una riflessione su un tema attuale, da una lettura, dalla musica, da un film o un’opera pittorica. L’arte stessa è grande fonte di ispirazione. I viaggi o la solitudine e la lontananza da casa sono state fonte di ispirazione. Osserviamo molto la gente e spesso questa ci da l’intuizione per creare i nostri personaggi.
  • Parlateci della copertina: La copertina che cerca di esprimere l’atmosfera impalpabile e misteriosa dei racconti è stata disegnata dalla stessa Carmen, appositamente per la raccolta, ed infatti si intitola Ombre come il libro.
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la vostra opera? Crediamo che i nostri racconti siano innanzitutto ben scritti, poi, pensiamo che possano piacere perché avvincenti e ricchi di suspense, ogni racconto è costruito su un colpo di scena, e per quanto riguarda i contenuti, sono capaci di generare la riflessione su molti temi attuali. Hanno inoltre un bel ritmo narrativo, non annoiano mai secondo il parere di chi ha già letto il libro. Ci sono sia racconti brevi che racconti lunghi, e proprio il racconto, per sua caratteristica innata, permette al lettore di leggere, fermarsi e poi riprendere il libro quando si vuole quando si ha poco tempo a causa dei ritmi che la vita lavorativa frenetica impone.

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