L’Usignolo e occhi di cielo: intervista alla scrittrice

Intervista a Stefania Chiappalupi: presentazione del libro L’Usignolo e occhi di cielo

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  • Parlaci di te, autrice: Sono nata a Roma nel 1970 e attualmente vivo in provincia di Alessandria. Scrivo poesie dall’età di dodici anni. Nel 2009 ricevo una Menzione d’onore alla poesia da parte della Minerva di Torino. Dopo la scrittura una delle mie più grandi passioni è quella di viaggiare. Amo andare in posti diversi ed in particolare sono attratta dai paesi medio orientali,ma il mio sogno è quello di visitare l’India. Sono una grande lettrice e prediligo soprattutto romanzi storici e gialli. Amo la musica e la pittura in generale.  Scrivo molto e soprattutto di sera, quando in casa regna la pace assoluta. Amo quei momenti silenziosi in cui riesco a scrivere e la mia fantasia parte per un viaggio verso l’infinito. Negli ultimi due anni sono stata impegnata in eventi a scopo umanitario, tra cui “Identità violate” che ha come tema fondamentale la violenza e la violazione dei diritti umani , “Sarpette Rosse” un progetto a beneficio della Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo (TO) e  attraverso le mie poesie sto partecipando alla pubblicazione di varie antologie di cui il ricavato sarà devoluto alle zone colpite dal terremoto. Al momento sono impegnata come membro della giuria nel concorso letterario “Cercando i colori “ della Pettirosso Editore.
  • Qual è il titolo del tuo libro? L’usignolo e occhi di cielo edito dalla Mreditori.
  • A quale genere appartiene? Romanzo storico
  • Come è stato pubblicato? Grazie alla Mreditrice. Casa editrice Campana con cui ho pubblicato anche il mio primo romanzo “Un’occasione unica” nel 2014.
  • Link e prezzo: Euro 13.00 Amazon
  • Parlaci della trama del libro: L’usignolo e occhi di cielo”, tratto in parte da avvenimenti realmente accaduti a Roma  e Napoli, racconta la storia della giovane Caterina, primogenita di cinque figli di un’ umile famiglia romana, che durante gli anni del fascismo viene costretta ad abbandonare gli studi prematuramente per contruibire al sostentamento della  sua famiglia. La ragazza ha un unico desiderio, quello di diventare suora, ma  il convento, dove  aveva inoltrato richiesta  per prendere i voti, la rifiuta in quanto non possiede una dote da donare all’istituto.Caterina, dotata di una grande fede Cristiana, accetta la volontà dell’Istituto e continua a cantare nel coro di quest’ultimo, dove fa parte fin da bambina. Durante una celebrazione Eucaristica, la sua voce dolce come il cinguettio di un usignolo, viene notata da Alessandro, un giovane borghese, che  non appena la vide, se ne innamora pazzamente. I due convoleranno presto a nozze e dal loro amore nasceranno due figlie Anna e Maria, ma la guerra divamperà presto in Italia mietendo vittime e Alessandro dovrà lasciare la sua sposa per partire per il fronte e raggiungere la Divisione Acqui a Cefalonia. Questo libro ripercorre, attraverso la storia di una famiglia, il dramma di una generazione posta di fronte all’incomprensibile follia della guerra.
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l’idea del tuo libro? Come prima cosa vorrei dire che questo romanzo è un omaggio a tutte le vittime della seconda guerra mondiale. Mia mamma è orfana di guerra e dalla sua storia ho tratto informazioni ed ispirazioni. Inoltre lei desiderava ardentemente che scrivessi un romanzo ambientato in quell’epoca e sono certa di averle fatto cosa molto gradita.
  • Perché le persone dovrebbero leggere il tuo libro? Lo scopo principale di aver scritto questo libro  è stato quello di  raccontare fatti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale . Avvenimenti che mi sono stati raccontati dalla mia nonna materna e mi sembrava giusto  portarli alla luce con la speranza di donare al lettore pagine di storia inedite.  A mio avviso la storia non andrebbe mai dimenticata affinché attraverso gli errori del passato possiamo cambiare la storia del nostro futuro.

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