Macerie Umane: intervista alla scrittrice Donatella Ceglia

Intervista alla scrittrice

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  • Parlaci di te, autore: Mi chiamo Donatella, ma tutti mi chiamano Donnie. Ho la bellezza di ventisette anni e scrivo da almeno quattordici. Ho iniziato giovane, sotto la spinta di una maestra delle medie che ha letto un mio raccontino e ci ha visto “qualcosa”. Scrivere è diventato tanto essenziale che non sono più riuscita a smettere da allora.
  • Qual è il titolo del tuo libro? Il mio libro si intitola “Macerie Umane”.
  • A quale genere appartiene? Si tratta di una raccolta di racconti introspettivi, intimi, che forse è difficile ricondurre ad un singolo genere.
  • Come è stato pubblicato? Ho deciso di auto pubblicarlo. Non ho neanche provato le vie tradizionali, perché, dopo essermi informata molto, sono arrivata alla conclusione che la sua lunghezza e il suo contenuto fossero adatti a questo tipo di esperienza. Non è stato facile, dietro c’è stato tanto lavoro (e tante notti insonni), ma sono soddisfatta di avercela fatta e del risultato ottenuto.
  • Link per reperire il tuo scritto su eventuali piattaforme online: Il libro si trova su Amazon (1,99 euro per l’ebook kindle e 8,32 euro il cartaceo), può essere inserito nelle librerie di Goodreads e viene continuamente discusso sulla mia pagina e sul mio sito.
  • Parlaci della trama del tuo libro: Si tratta di tredici racconti, lunghi o decisamente brevi, che concentrano la loro attenzione su singoli esseri umani che la vita ha in qualche modo piegato o spezzato. Possono essere pessimi esempi – non tutti i personaggi fra queste pagine sono positivi –, possono essere meritevoli di seconde occasioni, possono essere giovani o di mezza età, donne o uomini, di qualsiasi sessualità e provenienza. Il filo conduttore è ciò che di loro resta, uno sguardo sulla loro esistenza, e il modo forse un po’ “particolare” in cui ho deciso di parlarne.
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l‘idea sulla trama e sui personaggi? Molti di questi racconti nascono dalla mia esperienza online, da ispirazioni improvvise, da piccoli spunti che hanno dato vita ai personaggi nella mia mente. A volte nascono da canzoni che mi hanno suscitato immagini vivide, altre dal mio continuo osservare la gente quando mi muovo per la città o sono fra amici. Sono un po’ il mio marchio di fabbrica, se così vogliamo dire, la mia comfort zone come scrittrice: trattano i temi a me più cari nel modo che mi è più familiare.
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera? Non sono brava a spingere i lettori a leggermi, però mi fa molto piacere ricevere pareri e opinioni, e ogni singolo lettore è per me importantissimo. Credo che questa raccolta sia adatta in particolare alle anime un po’ spiegazzate, a quelle persone che restano sveglie più del dovuto a pensare, a chi a volte si sente un po’ solo anche fra la gente, a chi ha bisogno delle canzoni tristi nei momenti tristi per piangere in modo catartico. Credo possa esistere un personaggio fatto su misura per tutti, però, che magari dirà qualcosa che nessun altro ha mai detto, se vorranno leggere “Macerie Umane”.

© Tutti i diritti riservati alla scrittrice Donatella Ceglia

L’intervista a Donatella vi ha incuriosito? Correte a leggere il suo libro!