Intervista allo scrittore Carlo Legaluppi

Carlo Legaluppi: intervista all’autore

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  • Parlaci di te, autore: Mi chiamo Carlo Legaluppi, sono nato nel 1957 a Manciano (GR), risiedo a Grosseto e lavoro a Siena presso un primario Gruppo Bancario.
    Sono innanzitutto un appassionato lettore ed un acquirente compulsivo di libri (prevalentemente thriller, gialli, noir e romanzi storici). Durante l’adolescenza, come molti miei coetanei, componevo poesie e sognavo di scrivere un libro. Questo desiderio è però rimasto a lungo latente nella mia mente sino a che, alcuni anni fa, ho fatto leggere a mia figlia maggiore Vanessa i primi capitoli di un romanzo d’avventura che avevo abbozzato. I suoi positivi commenti mi hanno incoraggiato ad andare avanti. Non ho poi completato quella storia (e non so se mai lo farò), ma su quella spinta è nata l’idea che ha dato vita al primo capitolo della mia trilogia di thriller, intitolato “La ottava croce celtica – Nulla è come sembra”. 
  • Parlaci del libro: Questo libro è stato pubblicato nel giugno 2016 da Alter Ego Edizioni, una casa editrice giovane e dinamica con la quale mi sono trovato sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda il progetto editoriale da portare avanti. L’opera, oltre ad aver raccolto apprezzamenti da un numero crescente e rilevante di lettori, ha ricevuto il Premio della Giuria al Concorso Internazionale Pegasus di Cattolica ed è arrivata tra i finalisti del Premio Argentario 2017.

    Nel maggio 2017 è uscito, sempre a cura della stessa casa editrice, il seguito ideale della predetta opera intitolato “La morte viene dal passato – Nubi scarlatte” e che ha inaugurato la nuova collana “Spettri” dedicata a gialli, thriller e noir, connotata tra l’altro da una grafica molto particolare e un po’ retro’ delle copertine. Il libro sta ottenendo riscontri più che soddisfacenti da parte dei lettori lettori ed ha ricevuto, nel novembre scorso, il Premio Speciale “Leggere Tutti” al Concorso Milano International. 

  • Parlaci della trama: Quest’ultimo thriller è ambientato prevalentemente in Irlanda del Nord (come del resto anche parte del precedente), luogo di origine del protagonista: Sir Alexander Martini – Miller (Alex per gli amici), un ufficiale del SAS inglese di stanza a Belfast negli anni ’90 e che, poco dopo essere stato promosso capitano e nominato Sir, lascia il servizio attivo (per ragioni che si comprendono nel secondo libro) per dedicarsi a rilanciare un’industria d’informatica a Milano. Da quel momento vive un’esistenza invidiabile, con l’unico neo della traumatica rottura della relazione con la donna che ama (Melissa Rodonò), dovuta ad un terribile malinteso i cui motivi si palesano nel secondo thriller. L’ingombrante passato del protagonista (un quarantenne affascinante e prestante) è però in agguato e presto lo precipita in una spirale di sangue, mettendo a rischio la sua vita e quella delle persone che gli sono care.
    In particolare, nel primo libro un ex sottufficiale della squadra del SAS a suo tempo comandata da Alex si presenta alla sua porta pestato a sangue, mormorando alcune parole sconnesse in inglese che precipiteranno il protagonista in un farneticante un complotto volto a destabilizzare le elezioni statunitensi del 2016, al fine d’impedire l’elezione alla Presidenza della candidata Democratica. Una storia mozzafiato – che si snoda tra Milano, l’Irlanda del Nord e gli Stati Uniti – tra simboli runici, croci celtiche, codici segreti e nella quale “nulla è come sembra”.

    Nell’opera successiva, Alex viene invece convocato urgentemente dalla polizia in Irlanda, a seguito del rinvenimento, tra Dublino e Belfast, dei cadaveri orrendamente mutilati di quattro uomini del suo ex plotone del SAS e della scomparsa di altri due suoi ex commilitoni. Viene quindi proiettato in terribili eventi che considerava da tempo sepolti e che, invece, gli sono molto più vicini di quanto non immagini. Misteriosi legami con la sua vita personale lo mettono infatti al centro di un allucinante piano di vendetta che ruota intorno alla figura di un miliziano repubblicano rimasto ucciso nel 1998.

  • Come sono nate le idee sui personaggi e sull’ambientazione? La principale ambientazione dei due libri mi è stata ispirata dal bellissimo film di Ken Loach “Il vento che accarezza l’erba”, incentrato sulla guerra d’indipendenza irlandese (protrattasi dal 1919 al 1921) e sulla successiva guerra civile. Vedendo quelle terribili immagini e scorrendo vari articoli di stampa riguardanti la situazione pregressa ed attuale di quella terra mi sono convinto che, quasi cento anni dopo i fatti narrati nel film, la questione nordirlandese fosse ancora d’attualità. Per cui, partendo da alcuni episodi realmente accaduti negli anni ’90 durante il periodo dei cosiddetti troubles tra cattolici e protestanti, ho costruito due storie di fantasia, dai contorni però verosimili .
  • E per l’acquisto? Per entrambi i thriller (dei quali allego le copertine complete di sinossi e miei dati biografici, create dal bravissimo grafico della Alter Ego Luca Verduchi) – che sono stati sinora protagonisti di una cinquantina di eventi/rassegne in giro per l’Italia – devolvo il 50% dei miei diritti a qualunque titolo a “La Farfalla” Associazione Cure Palliative Loretta Borzi Onlus di Grosseto, che assiste gratuitamente, anche sotto il profilo psicologico, i malati gravi e terminali, nonché le loro famiglie.

    I libri (prezzo di copertina 13 euro il primo e 14 euro il secondo) sono reperibili attraverso le normali librerie, sul sito della Alter Ego Edizioni (ordini@alteregoedizioni.it), tramite il pulsante “acquista ora” della pagina Facebook “Carlo Legaluppi Scrittore”, nonché in tutte le principali vetrine elettroniche (Amazon, IBS, Mondadori, La Feltrinelli, ecc.). 

  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere le tue opere? Perché acquistare i miei libri? La prima cosa che mi viene in mente è forse scontata, ma non banale: io che sono un amante del genere li comprerei. Cosa che, del resto, stanno già facendo tanti lettori appassionati (e non) di thriller, i quali stanno apprezzando particolarmente la velocità della narrazione, che non indulge in particolari marginali a vantaggio dell’azione tambureggiante e della suspense, senza però trascurare i sentimenti e l’introspezione sui personaggi. Aggiungo che si tratta di storie con marcate caratteristiche scenografiche, tant’è che i media li hanno talora definiti “libri che si leggono come film”. Inoltre, il protagonista (Alex) è stato più volte paragonato, tra gli altri, al Professor Robert Langdon dei libri del celebre Dan Brown.

    Per completezza d’informazione evidenzio che l’ultimo capitolo della trilogia è già pronto, ma al momento non è stato ancora deciso quando sarà pubblicato. Ho anche scritto un quarto thriller e sto lavorando al quinto (il protagonista ed alcuni personaggi sono gli stessi della trilogia).

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