Gabbia – Libro Primo della Saga dell’Eterna Notte

Segnalazione romanzo: Gabbia – Libro Primo della Saga dell’Eterna Notte

eterna notte

  • Nome Autore: Lisa A.Ocean
  • Titolo del romanzo: Gabbia – Libro Primo della Saga dell’Eterna Notte
  • Genere: Urban Fantasy
  • Link per la vendita: Amazon
  • Trama/Sinossi: Lean McLyr ha diciassette anni, è un promettente modello ed indossatore, ha un QI più alto della media ed è solo al mondo, chiuso in una gabbia dalla quale non è interessato ad uscire. Per tutta la sua vita sua madre ha tentato di tenerlo lontano da un mondo popolato di mostri, che potrebbero volerlo per sfruttarne le capacità ma, in una realtà in cui le creature sovrannaturali di tutti i tipi esistono, sono riconosciute ed hanno diritti, il suo sangue fatato può essere una risorsa csì come una condanna. Alexander è antico, scaltro, ed è sopravvissuto nella società vampirica donando le sue doti di intuizione e di abilità politica a re e principi, sempre alla mercè di Volòs più potenti. Quando salva la vita al giovane Lean, mette però in moto una serie di eventi che cambieranno l’esistenza di entrambi in maniera radicale.
  • Estratto tratto dal romanzo: 

Ma anche per correre come corre un fey serve una direzione, non potevo vagare a caso in mezzo agli alberi per tutta la notte.

Mi fermai su un tronco abbattuto dall’età in mezzo al sentiero, chiudendo gli occhi, cercando con quella parte di me che percepiva se stessa non come carne e sangue ma come terra, radici, alberi, vento e foglie.

Dove sei? Pensai, e una risposta giunse chiara come il giorno: la foresta aveva un cuore, così antico da stordirmi e quasi farmi piombare col culo nel muschio. Lo sentivo battere lento e calmo attraverso l’humus, il tronco, giù fino alla roccia su cui tutto si posava. Era un cuore saggio, pacato, amorevole, che sapeva al contempo di vita e di morte come se fosse la fine e l’inizio di tutto.

Aprii gli occhi e mi resi conto di avere Lou e Ian accanto a me, ai due lati. Gli altri lupi erano fermi dietro di noi, i loro respiri un controcanto perfetto a quello del bosco, ad osservarmi con occhi non più umani.

«Che cosa sei?» sentii Erik mormorare, basito.

Mi voltai appena per sorridergli, incrociando lo sguardo meravigliato di Thomas. Nelle sue iridi glaciali da lupo, il mio volto era una piccola luna circondata da riccioli di notte oramai sciolti e liberi, in cui gli occhi brillavano come zaffiri di un pallido fuoco blu.

«Fey.» risposi con un sussurro all’indirizzo del Thor. «Sono un fey


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