Il dragone sul treno

Il dragone sul treno: intervista all’autrice

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  • Parlaci di teautore: «Salve, mi chiamo Lisa Dal Prà, ho 23 anni ed ho sempre desiderato diventare scrittrice, almeno dalle elementari.Tutto è cominciato quando una mattina la mia maestra di italiano è entrata in aula dicendo che il tema migliore della settimana era stato il mio e che per questo lo avrebbe letto davanti alla classe. Quel momento è stato per me fonte di grande orgoglio e meraviglia, mi sono davvero sentita importante ed ho capito che mi sarebbe infinitamente piaciuto rivivere quell’istante! Certo, la vita non è sempre così bella o semplice, ma da allora ho lottato con tutte le mie forze per riuscire ad esaudire questo desiderio e presto è diventato ben di più: non volevo solo sentirmi importante, volevo regalare emozioni, dare spazio alla creatività mia e dei lettori che immaginavano i miei personaggi, volevo creare mondi in cui vivere altre avventure dimenticandosi per un po’ della realtà. Ecco, dalla mia piccola stanza nel comune di Venezia, guardo fuori dalla finestra e ci vedo mille storie da raccontare, mille personaggi da rendere vivi… spero dunque che mi aiuterete a farlo, perché uno scrittore è tale solo grazie ai suoi lettori!»
  • Qual è il titolo del tuo libro? «Il mio libro si intitola “Il dragone sul treno”, anche se in realtà non ci sono veri dragoni nel romanzo… ma il perché di questo nome, lo scoprirete leggendolo!»
  • A quale genere appartiene? «È un romanzo ambientato in un contesto fantascientifico post-apocalittico… è difficile per me individuarci un genere preciso, perché togliendo l’ambientazione, è un libro di guerra, di avventura, di amore, di giustizia.»
  • Come è stato pubblicato? «“Il dragone sul treno” è stato auto-pubblicato attraverso la piattaforma Streetlib. Ho scelto un tema, ho creato una copertina e l’ho caricato. Ci è voluto un po’ ma alla fine è uscito e Streetlib si è incaricato di farlo arrivare in tutte le piattaforme online (come Amazon, Apple store, Google books…). Inizialmente avevo avuto delle difficoltà, ma ho contattato qualcuno di Streetlib si Facebook e mi hanno risposto prontamente, aiutandomi passo per passo, quindi sono molto attivi ed a disposizione e garantiscono il 60% dei guadagni all’autore… inoltre, volendo, si occupano anche della stampa per gli autori che vogliono la versione cartacea.»
  • Link per reperire il tuo scritto: «Come accennato sopra, il romanzo è reperibile su tutti gli store online in formato epub al prezzo di 3.99€. Consiglio sempre, solitamente, di rivolgersi ad Amazon perché offre gratuitamente (per chi non possiede un Kindle) l’applicazione da installare su pc, telefono e tablet per leggere gli e-book, in modo che non ci siano problemi di incompatibilità. Link»
  • Parlaci della trama del tuo libro: «Il romanzo parla di Nami, una giovane donna che rischia l’esilio e che per evitarlo accetta l’aiuto di Luca: un uomo misterioso ed oscuro che la spaventa moltissimo. Spiata, seguita, derisa, Nami arriva presto al punto di rottura con quest’uomo e decide di prendere provvedimenti; quando però tutto va storto, si ritrova davanti alla verità: quel mondo che credeva di conoscere non è affatto come lo immaginava, tetri segreti lo popolano ed orribili atrocità sono perpetrate. In poco tempo impara a comprendere che la linea tra buoni e cattivi è davvero molto sottile, che a volte quasi non esiste e si trova costretta a crescere, comprendendo di aver vissuto in una bolla per gran parte della sua vita e che ora deve fare qualcosa per cambiare la situazione… l’unica cosa che le manca è l’astuzia e l’esperienza dell’uomo che detesta: Luca… dunque, loro malgrado, si ritroveranno in una collaborazione forzata poiché hanno bisogno l’uno delle capacità dell’altra per riuscire a salvare il loro popolo prima che sia troppo tardi.»
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l‘idea sulla trama e sui personaggi? «Tutto è nato da una parola: Calcaterra. Mi piaceva così tanto che ho cominciato a riflettere sui possibili significati e su come utilizzarli. Una volta trovato il modo, ho creato il mondo in cui le vicende si ambientano ed è nata Nami, così… senza pensarci ho iniziato a scrivere di lei ed è stata proprio lei, come se fosse viva, a dirmi cosa fare. In certi momenti era come se mi parlasse: “No! Guarda che io non farei mi una cosa simile, ripensaci!” oppure “Si! Questo è proprio da me, continua in questa direzione”. In poco tempo ho trovato le figure che potevano ruotarle attorno e tutto è venuto da sé. In molti casi, non sapevo nemmeno io quello che sarebbe accaduto quindi scriverlo è stato una sorpresa quanto per voi sarà leggerlo! Inoltre, c’è questo piccolo ma fondamentale fattore: sia Nami che Luca hanno moltissimo di me, se lei è un po’ la persona che sono e che in certi casi vorrei essere, lui rappresenta moltissime volte il modo in cui mi sento e le emozioni, talvolta sbagliate, che provo.»
  • E la copertina? «Ho creato io la copertina del libro con un mix di tecniche. Non avrei mai immaginato di riuscirci ma sono piuttosto soddisfatta, tutto sommato!»
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera«Perché leggere “Il dragone sul treno”? Per passione. Pura e semplice passione.Ci ho messo la mia anima ed il mio cuore in questa storia e contiene la vita stessa: paura, tristezza, felicità, lotta, sopravvivenza, crescita, maturità, intelligenza, cambiamento, giustizia, amore, amicizia, rinascita, speranza… Tutto quello che ci ho messo verrà percepito perché quando si scrive con il cuore, un pezzo di se stessi resta intriso nelle parole, per essere trovato dal lettore. Non importa che genere siete abituati a leggere o quale preferiate, qui potrete trovare ogni sfumatura della realtà ed un po’ di coraggio nel perseguire la giustizia, cosa che a volte ci manca! Potrete amare i personaggi, vederli cambiare, crescere e riconoscere un po’ di voi stessi in ognuno di loro poiché ognuno di voi (di noi tutti) sta ancora affrontando il suo percorso ed è sempre in cambiamento, nel tentativo di essere una versione sempre migliore di sé. Dovreste leggerlo per vedere le cose da una nuova prospettiva poiché questa storia viene percepita sia da chi vive di speranza sia da chi vive di paura, da chi vive di rabbia e chi di rassegnazione… e voi potrete decidere da quale lato guardare le cose.»

© Tutti i diritti riservati all’autrice Lisa Dal Prà

Che ne dite? L’intervista a Lisa vi ha incuriositi? A noi è sembrata molto approfondita e diretta, cosa che ci ha affascinato molto. Andate a dare un’occhiata al suo libro e fateci sapere!