Dead To Me – Recensione NO SPOILER

Recensione Dead To Me – Amiche per la morte

Dead To Me. Serie tv distribuita da Netflix da maggio 2019. Prodotta da Liz Feldman.

Genere: Commedia Nera

Dead to mie amiche per la morte

Questa serie mi ha appassionata fin da subito. L’ho iniziata per caso: mi è scivolato il dito sul tasto play e io, semplicemente, ho lasciato che iniziasse e che si esprimesse.

È un prodotto che cela molti messaggi e insegnamenti. Nonostante vengano trattati diversi argomenti spinosi e delicati, la visione non risulta per niente pesante o logorante. È grazie all’ironia ma soprattutto al sarcasmo spiccato che lo spettatore riesce a incamerare ogni scena e ogni argomento senza fastidi o stanchezza: 10 episodi sono letteralmente volati. Quindi sì, è una vera e propria commedia. 

La durata di ogni episodio è di circa 30 minuti. Anche per questo ve la consiglio caldamente: la guarderete in un pomeriggio e ne varrà la pena.

Le due attrici protagoniste (Linda Cardellini e Christina Applegate) sono formidabili e mi hanno convinta senza ombra di dubbio. I personaggi e i dialoghi sono scritti davvero bene.

Recensione NO Spoiler

Come suggerisce il titolo, l’argomento principale è ovviamente la morte, ma non solo: la “perdita” legata soprattuto alla sfera emotiva, il lutto, il vuoto, il senso di colpa, il significato di “assenza”, l’importanza della condivisione dei traumi, la nostra necessità di aggrapparci a qualcosa, qualsiasi cosa, pur di tornare a galla e a respirare, la maternità, la famiglia ecc…

Queste sono solo alcune delle tematiche che sono state trattate e, di certo, nessuno si sarebbe aspettato che la scrittura dei personaggi che ci nuotano dentro potesse essere struggente ed esilarante al tempo stesso.

Ho apprezzato tanto un insegnamento che condivido da sempre: nessuno di noi può credere che il proprio dolore sia più forte o distruttivo di un altro. La nostra sofferenza non è paragonabile a quella vissuta da chi ci sta intorno e, soprattutto, abbiamo TUTTI il diritto di viverla in modo diverso e nei contesti più consoni alla nostra personalità.

Tante volte ho sentito dire: “ma io soffro di più, io ho più problemi.” “Tu? E allora io non sai cosa ho passato”. Tralasciando che ho sempre odiato questo genere di esternazioni, il calvario che stai attraversando non ti permette di vestirti di arroganza, lo sai?

Spesso le persone tacciono non perché non hanno nulla da raccontare, ma perché dall’altra parte non ci sono ascoltatori attivi. Quante volte siamo interessati esclusivamente alla nostra rabbia e siamo accecati da un egoismo che crediamo corretto e giustificabile sempre e comunque?

Parole chiave: condivisione e ascolto. Quanti di noi lo sanno fare davvero?

Beh, non lo avrei mai detto, ma non ho smesso di riflettere durante l’intera visione e tanti pensieri hanno abitato la mia mente. Anche per questo motivo vi consiglio Dead To Me. Non è solo intrattenimento, anzi: pone domande e spinge lo spettatore a meditare. A parer mio, queste caratteristiche sono un’accoppiata vincente.

Trailer in italiano:

 


 

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