Chuck Palahniuk: le frasi migliori

Chuck Palahniuk: Le frasi migliori

Chuck Palahniuk è uno dei miei scrittori preferiti. Ho letto quasi tutti i suoi libri e li ho amati incondizionatamente, sin dalla prima volta che mi è capitato di avere un suo lavoro tra le mani.

Ho raccolto delle citazioni che, in maniera piuttosto ossessiva, ho sottolineato a matita tra le pagine di alcuni suoi romanzi. Qualcuno di voi potrebbe trarne ispirazione, altri potrebbero sentirsi invogliati a conoscerlo meglio o, quantomeno, percepire un certo piacere nel rileggere quelle frasi che lo hanno distinto tra altri.

libri palahniuk

Diary, Chuck Palahniuk

  • Non fingere di non sapere di che parlo. Della tua faccia. E adesso sorridi. Se ci riesci ancora.
  • Come le funi che aprono il sipario di un teatro, ogni tuo sorriso è un debutto. Una prima. Tu che sveli te stesso.
  • Esiste un’infinità di modi per suicidarsi senza morire-morire.
  • Tutti vogliamo lasciare la nostra firma. La nostra onda lunga. La nostra vita postuma. Tutti quanti vogliamo spiegarci. Nessuno vuole essere dimenticato.
  • A quello che non capisci puoi dare qualunque significato.
  • Forse è per questo che Misty lo amò. Che ti amò. Perchè credevi in lei molto più di quanto lei credesse in se stessa. Ti aspettavi da lei più di quanto lei si aspettasse da se stessa.
  • Puoi trovare del dolore nuovo di zecca ogni volta che scopri qualcosa che più o meno già sai.
  • Il compito di un artista è quello di creare l’ordine dal caos.
  • La verità è che ovunque uno scelga di essere, è sempre nel posto sbagliato.
  • Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la dolcezza lo è ancor di più. La felicità non ci lascia cicatrici da mostrare. Dalla quiete impariamo così poco.

Ninna nanna, Chuck Palahniuk

  • Questa è la storia di Helen Hoover Boyle. Di come mi possiede. Di come una canzone ti entra in testa e non se ne va più. Di come uno pensa che dovrebbe essere la vita. Di come le cose catturano la tua attenzione. Di come il passato ti insegue in ogni singolo giorno del futuro.
  • Ognuno di noi possiede qualcuno, e al tempo stesso è posseduto da qualcun altro.
  • Ho imparato a dire alla gente solo quello che vuole sentirsi dire.
  • La maggior parte delle risate preregistrate che si sentono in tv risalgono all’inizio degli anni Cinquanta. Oggi buona parte della gente che sentite ridere è morta.
  • Questa gente che ha bisogno di tenere accesa la televisione o la radio sempre e comunque. Questa gente terrorizzata dal silenzio. Eccoli, sono i miei vicini. Questi suonodipendenti. Questi silenziofobi.
  • È sorprendente quanto la gente fa in fretta a chiudere la porta sul passato. Alla fine un modo per lasciarsi alle spalle le cose brutte lo si trova sempre.
  • Nella vita c’è di peggio che trovare tua moglie e tua figlia morti. Per esempio vedere il mondo che li uccide.
  • Pietre e bastoni ti rompono le ossa, ma non c’è parola che farti male possa.
  • Pietre e bastoni ti rompono le ossa, ma adesso anche una parola può uccidere.
  • Nessuno che parla perché nessuno ha il coraggio di ascoltare.
  • Forse non finiamo all’inferno per le cose che facciamo. Forse finiamo all’inferno per le cose che non facciamo. Per le cose che lasciamo a metà.

Rabbia, Chuck Palahniuk

  • La gente ti rende famoso parlando male di te finché sei vivo, oppure cantando le tue lodi quando non lo sei più.
  • Ecco quanto poco ci mette la vita a cambiare. Ecco perché il futuro che avrai domani non sarà lo stesso che avevi ieri.
  • Una delle cose più consolanti nella vita è potersi voltare indietro e vedere in fila dietro di te gente che sta peggio.
  • La gente rivendica i propri diritti sulle persone a cui vuole bene dandogli un nome diverso. Etichettandole come fossero roba loro.
  • Certi nascono umani. Altri ci mettono una vita a diventarlo.
  • Non saremo mai più giovani come stanotte.
  • se c’è di mezzo un guadagno, puoi convincere un sacco di persone a raccontare la stessa bugia. E quando tutti cominciano a raccontare la stessa bugia, allora non è più una bugia. Non più.
  • I soldi che non guadagni con il lavoro fai presto a spenderli.
  • Se una cosa sembra davvero un incidente, nessuno può arrabbiarsi con te.
  • Più i miei mi disprezzano, meno soffriranno perché me ne sono andato.
  • “Per caso Echo, con tutto il suo cuore e dal profondo dell’anima, odia qualcuno?” – “Non è che per caso voleva dire ama?” – “Non è lo stesso?”
  • E se la realtà non fosse altro che una malattia?
  • Qual è il tuo record di battiti del cuore? Sei mai arrivato a diecimila? A ventimila? E a 41.234?
  • Qualunque cosa succeda, succede sempre adesso…
  • Noi viviamo nel presente della realtà, e non importa cos’è successo prima, non importa quanto abbiamo voluto bene a una persona o a un cane: se un bel giorno decide di attaccarci, noi reagiamo al pericolo del momento.

invisible monsters

Invisible Monsters, Chuck Palahniuk

  • Quanto a me, io sono in piedi, ma solo fisicamente, in fondo alle scale. La mia mente chissà dov’è.
  • Un’altra cosa è che non importa quanto tu possa amare una persona: ti tirerai indietro quando il suo sangue ti scorre troppo vicino.
  • L’assassino, la vittima, il testimone, ciascuno di noi pensa che il proprio ruolo sia quello de protagonista.
  • Dammi empatia. Poi il flash stroboscopico. Dammi compassione. Flash. Dammi onestà brutale. Flash.
  • Una ragazza non può morire senza che tutta la propria vita le scorra davanti agli occhi.
  • Questo è il mondo in cui viviamo. Le condizioni cambiano e noi mutiamo con loro.
  • Dammi attenzione. Flash. Dammi adorazione. Flash. Dammi tregua. Flash.
  • Non importa con quanto scrupolo seguirai e indicazioni: avrai sempre l’impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C’è quel sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione.
  • Be’, abituati a quella sensazione. È così che un giorno sentirai tutta la tua vita.
  • Non c’è niente da vedere di me, perciò quasi nessuno lo fa.
  • Quando nessuno guarderà verso di te, potrai fissare il buco dentro di loro. Notare minuziosamente tutti i piccoli dettagli che non potresti osservare abbastanza a lungo se solo si degnassero di restituire il tuo sguardo, questa, questa è la tua vendetta.
  • Sei quello che mangi.
  • L’isteria è impossibile senza un pubblico. Farsi prendere dal panico da soli è come ridere da soli in una stanza vuota. Uno si sente veramente stupido.
  • Chi ami e chi ti ama non sono mai e poi mai la stessa persona.
  • Sono un mostro invisibile, e sono incapace di amare. Non si sa cosa sia peggio.

Di seguito, altri due romanzi da cui sono stati tratti anche dei film, molto celebri, sempre ricondotti alle opere di Chuck Palahniuk.

Soffocare, Chuck Palahniuk

  • Finché non trovi qualcosa per cui lottare ti accontenti di qualcosa contro cui lottare.
  • Esiste il contrario del deja vù. Lo chiamano jamais vù. È quando incontri le stesse persone o visiti gli stessi posti in continuazione, ma ogni volta è come fosse la prima. Tutti sono sconosciuti, sempre. Niente risulta mai familiare.
  • Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso.
  • Fingendoti debole acquisisci potere. E al tempo stesso fai sentire le persone più forti. Lasciandoti salvare, tu salvi loro.
  • È patetico come non siamo capaci di convivere con ciò che non comprendiamo. Come ci limitiamo a negare l’esistenza di ciò che non sappiamo spiegare.
  • Se un giorno gli uomini impareranno a partorire allora sì che si potrà cominciare a parlare di parità fra i sessi.
  • Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo. Sani di mente o pazzi. Stinchi di santo o sessodipendenti. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi.
  • Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caosautentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.

fight club

Fight Club, Chuck Palahniuk

  • La sensazione che hai è di essere una di quelle scimmie spaziali. Fai un po’ di lavoro per cui ti sei addestrato. Tiri una leva. Schiacci un bottone. Non ci capisci niente e a un certo punto muori e basta.
  • Piangere è facile nel buio soffocante, chiuso dentro qualcun altro, quando vedi che tutto quello che riuscirai mai a combinare finirà in spazzatura. Tutto quello di cui potrai mai andare fiero finirà buttato via.
  • L’insonnia è solo il sintomo di qualcosa di più importante. Scopri che cos’è che non funziona davvero. Ascolta il tuo corpo.
  • Questa era libertà. Perdere ogni speranza era la libertà.
  • Tutte le sere morivo e tutte le sere nascevo.
  • Le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.
  • “Se non sai quello che vuoi” ha detto il portiere, “finisci con un mucchio di roba che non vuoi”.
  • La prima regola del fight club è che non si parla del fight club.
    La seconda regola del fight club è che non si parla del fight club.
  • Questa è la terza regola del fight club, quando qualcuno dice basta o non reagisce più, anche se sta solo facendo finta, il combattimento è finito.
    Solo due per ogni combattimento. Un combattimento per volta. Si combatte senza camicia e senza scarpe.
  • “E la settima regola” grida Tyler “è che se questa è la vostra prima sera al fight club, dovete combattere”.
  • Sai, la scarpetta di vetro della nostra generazione è il preservativo. Te la infili quando incontri uno sconosciuto. Balli tutta notte, poi lo butti via. Il preservativo, voglio dire, non lo sconosciuto.
  • È solo dopo che hai perso tutto […] che sei libero di fare qualunque cosa.
  • La filosofia di vita di Marla, mi ha detto, è che lei può morire in qualsiasi momento. La tragedia della sua vita è che non è vero.
  • Quello che devi considerare è la possibilità che a Dio tu non sia simpatico. Potrebbe essere che Dio ti odi. Non è la cosa peggiore che può capitare.
  • Tu non sei i soldi che hai in banca. Non sei il tuo lavoro. Non sei la tua famiglia e non sei quello che dici di essere a te stesso. […] Tu non sei il tuo nome. Non sei i tuoi problemi.
  • Se avessi un tumore lo chiamerei Marla. Marla: il taglietto sul tuo palato che si rimarginerebbe se la smettessi di stuzzicarlo con la lingua, ma non puoi.

E voi? Avete altre frasi da suggerire di Chuck Palahniuk? Quale vi è piaciuta di più?

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