A qualcuno piace tiepido: intervista a Runny Magma

Intervista a Runny Magma

tiepido runny magma

  • Parlaci di te, autore: RUNNY MAGMA mantiene segreta la sua reale identità affinché i suoi scritti vengano valutati al di là di qualsiasi pregiudizio, ma permette si sappia che alle giarrettiere preferisce le bretelle e adora azzannare liquirizia, il suo gatto e altre cose che magari immaginate senza starlo a spiegare. Odia Gloria Gaynor, i Village People e pure Lady Gaga, però è in grado di tollerare Madonna, Kylie Minogue e gli Abba. Ritiene che i gay romance siano parità d’intrattenimento e che un giorno li leggerà persino Giovanardi. Nel 2015 sono usciti i romanzi “Mascarado” e “Perfect Strangers” e la mini-raccolta “Porcahontas e (S)mascarado”, mentre nel 2016 il romanzo “A qualcuno piace tiepido.” Ha curato la rubrica “Drag Stories – Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove ha dato voce alle drag queen italiane – dalla biografia autografa del suo gatto, che parimenti non si fa vedere perché su Internet i mici sono anche più inflazionati degli scribacchini. Il suo sito.
  • Foto: Non faccio parte dell’esercito del selfie, e poi quella canzone è scopiazzata da almeno altre tre. Le avete indovinate?
  • Titolo del libro: “A qualcuno piace tiepido.” Un gioco di parole ‘temporale’ su un classico cinematografico dell’en travesti.
  • Genere: gayfiction/gayromance/mm romance/narrativa lgbtq.
  • Come è stato pubblicato? self. Anni fa lo odiavo, ma, se tutti passano col rosso, alla fine spingono pure te, ti pare? Anche perché da un po’ di tempo a questa parte l’editoria tradizionale conviene quanto una pizza in Islanda, ma la crisi ormai è ovunque; però molti autori vedono ancora il self come una scorciatoia, di conseguenza ogni giorno ci ritroviamo sommersi da nuovi titoli poco curati che creano un pagliaio in cui è impossibile trovare gli aghi. Il self publishing è comunque un ottimo metodo per divulgare quei generi di nicchia che molti editori struzzi non si arrischiano a pubblicare, uno sbocco indipendentemente dal trend, insomma. Fra le tante piattaforme ho preferito dare l’esclusiva ad Amazon, perché offre svariati metodi per raggiungere un pubblico maggiore, come per esempio Kindle Unlimited. Lì non c’è scampo: se ti leggono per intero, lo vedi. Puoi capire cosa e come ha funzionato.
  • LinkAmazon L’author central italica è tristissima senza la bio di .com, non trovate? Amazon – Link 2
  • Prezzo: 1,99 euro (ebook); 9,90 euro (cartaceo). È anche su Unlimited, ma non dico che è gratis come va di moda tra gli scribacchini furbetti. Bisogna sottoscrivere un abbonamento mensile, eh.
  • Parlaci della Trama del tuo libro: Uno stripman. Una drag queen. E uno scambio di valigie che costringe al confronto col passato… Sasha è un furioso cosacco della steppa, Ivan un candido Principe delle nevi. Sasha è uno stripman, Ivan una drag queen. In comune hanno solo il paese di origine e una famiglia adottiva, che si è fatta scappare il primo e non ha mai compreso il secondo. Questa sorta di fratellanza imposta non ha impedito loro di avvicinarsi negli anni più spensierati; l’amore non è riuscito a tenerli uniti in quelli più turbolenti. Ma, lasciando raffreddare una minestra riscaldata, il fumo che si sfalda rende più nitidi i ricordi, e forse mettersi l’uno nei panni dell’altro, a distanza di tempo, può rivelarsi metafora risolutiva, più che scherzo da canaglie…
  • Siamo curiosi, come sono nate le idee sulla trama e sui personaggi? Ero a una cena-spettacolo della mia amica Ivana Tram (Miss drag queen Toscana 2014 e 2016) e stavamo parlando di un altro show in cui avrebbe dovuto esibirsi a breve, riesumando le sue precedenti (s)vesti di stripman. A un certo punto se ne uscì fuori con il lamento: “Speriamo d’un sbaglia’ valigia…” e mi ritrovai con un soggetto già confezionato tra le mani. Tutto l’apparato sulle adozioni, a cui ho abbinato il tema, scaturì invece dall’arrivo di due nipoti. Ultimamente si è parlato di convenzioni per cui, se vengono adottati un maschio e una femmina, è preferibile che siano fratello e sorella, per scongiurare innamoramenti futuri. E chi ha detto che non potrebbe succedere anche fra ragazzi dello stesso sesso? Da questi due perni, ho in seguito sviluppato l’intera trama. Ah, poi l’Ivana (s)vestita ‘da omo’ non ha fatto lo 007 classico descritto nel libro, ma un fantastiglioso show-Stargate su un Faraone che perde pian piano i pezzi alla sbarra. I night per l’8 marzo non sono il mio habitat naturale, ma giuro sul mio gatto che ho assistito.
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere quest’opera? Tutti e quattro i miei titoli ruotano attorno al mondo delle drag queen, figure poco sfruttate all’interno della narrativa italiana, così ho pensato di proporle al nostro pubblico attraverso una serie di articoli/interviste sul sito “Refusi Etc.”, poi all’interno dei romanzi; conosco l’ambiente da anni e mi è sembrato divertente offrire alle drag uno spazio non convenzionale. “L’essenza stessa delle drag lo divertiva, perché si vestivano di stereotipi per ostentare l’immagine dei pregiudizi stessi, prenderli in giro, contestarli con brio” dico a partire dal mio romanzo “Mascarado.” Ho inoltre optato per un’ambientazione italiana (la mia Toscana, per la precisione, con tutti i locali gay friendly della Versilia arcobaleno), per cui, se i lettori dovessero essere stanchi dei soliti cow boys e poliziotti statunitensi da spaghetti western (che manco i Village People…), questa potrebbe essere un’alternativa. “Scrivi di ciò che sai”, no? Non dico che per scrivere di vampiri bisogna essere vampiri, però se il tuo unico approccio alla comunità lgbtqi è il parrucchiere, dacci un taglio in tutti in sensi, via…
  • Copertina: tutte le mie copertine sono realizzate con i vettoriali liberi di Freepik.com. Fantastico spesso un processo collettivo contro chi realizza booktrailer e copertine con attori e musiche famose senza l’acquisizione del copyright. Con la scimmia di Pinocchio a fare il giudice, ovvio, ché tanto è di dominio pubblico.

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