Tasse: le più strane e inaspettate. Rimarrete a bocca aperta!

Le tasse più assurde del mondo

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Tasse. In Italia conosciamo bene l’argomento. Le tasse ci soffocano, sono un nodo intorno alla gola del quale non possiamo liberarci. Ma cosa accadrebbe se d’un tratto venissero imposte tasse su cose impensabili? Eccovi qualche esempio, trovato su Focus.it.

In Uganda, esiste una tassa sull’utilizzo dei social media. Per usare Whatsapp, Facebook e simili, i cittadini devono pagare l’equivalente di 5 centesimi di euro al giorno.

Se questa tassa vi sembra assurda, cosa ne pensate invece di una tassa sul… Respiro?

Nell’aeroporto internazionale di Caracas, in Venezuela, il costo del proprio “respiro” è di 20 euro. Ciò per compensare alle spese per il sistema di filtraggio dell’aria installato in aeroporto nel 2014.

E se siete in attesa di un bambino e vi trovate in Svezia? Beh, qui esiste una tassa anche sul nome che vorreste dargli. Non solo il nome della vostra creatura dovrà essere approvato dall’ente fiscale, ma se non viene approvato entro i suoi primi 5 anni c’è una multa di circa 500 euro da pagare. Ciò per monitorare la scelta del nome, affinché non crei confusione o danno al futuro nascituro (esempi sono “Ikea” e “Allah”).

Esiste anche una tassa sulle mucche. In particolare, sulle loro flatulenze: il metano rilasciato dalle mucche che digeriscono lentamente il foraggio può incidere significativamente sulla quantità di gas serra emessi. Al fine di marginare questo fenomeno, l’UE ha adottato questo sistema di imposte. In testa alla classifica troviamo la Danimarca, con una tassa di 100 euro per ogni mucca.

Davvero strane e assurde, non è vero?


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