Perché il mare è salato?

 

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Il mare. All’origine dei tempi, non era salato. Le sue acque erano infatti dolci come quelle dei fiumi. Un miliardo di anni fa, si è raggiunta l’attuale concentrazione di sale (circa 35 grammi per chilo d’acqua), ma questo genere di processo si è avviato quattro miliardi di anni fa, quando la terra ha preso a raffreddarsi. Le piogge hanno iniziato a coinvolgere il pianeta e, via via, l’acqua si è depositata nelle depressioni della crosta terrestre, creando i primi mari. Tutte le altre acque che fluivano sulla terra si sono arricchite di sali minerali che, successivamente, sono stati riversati negli oceani.

Per concludere, il mare è salato perché in esso sono disciolte un gran numero di sostanze diverse (ad esempio il cloruro di sodio).

Curiosità: non tutti i mari hanno lo stesso grado di salinità. Infatti, quelli più freddi sono meno salati di quelli caldi, quelli aperti sono meno salati di quelli chiusi.

In ogni caso, le acque più salate sono quelle del Mar Morto, un lago situato tra la Giordania e Israele, in Palestina. La sua salinità varia in base alla profondità: la superficie è la parte meno salata; scendendo a 40 metri diventa di 300 grammi per ogni chilogrammo di acqua, mentre verso i 100 metri di profondità la salinità diventa di 332 grammi per ogni chilogrammo di acqua e finisce per saturarsi. A quella distanza, il sale precipita e si accumula sul fondo del mare. Sempre per via della forte densità di sale, in questo mare per galleggiare non serve neppure nuotare; anzi, risulta quasi impossibile fare anche solo qualche bracciata perché ogni spostamento necessita di uno sforzo immane, dieci volte superiore alla normalità. Ultima considerazione: A causa della sua forte evaporazione, nel mar morto non vi sono forme di vita, se non qualche batterio.