Il Diavolo Dentro: intervista all’autore

diavolo dentro horror noir

  • Parlaci di te, autore: Mi chiamo Roberto Ottonelli, ho 39 anni e una carta dice che sono un ragioniere programmatore. Lavoro in un’azienda di Telecomunicazioni a Milano, ma nella mia vita, per fortuna, c’è tanto altro. Ho svolto a lungo attività di volontariato in tante realtà a contatto con minori e da poco più di due anni sono diventato, insieme a mia moglie, papà affidatario, un’esperienza non sempre facile, ma che non cambierei con niente altro al mondo! Ho iniziato a scrivere durante la mia esperienza di servizio civile presso la Lega Tumori. Avevo letto un racconto di Agatha Christie a cui ho provato a dare un’introduzione e un finale diverso. Ovviamente è stato più per gioco che altro. Il progetto del libro che ho pubblicato nasce invece più di 10 anni fa perché all’epoca ero rimasto molto colpito dal fatto che uno degli appartenenti alle Bestie di Satana abitasse a due isolati da casa mia e fosse stato compagno di classe della mia ex moglie. E’ il motivo per cui ho iniziato a scrivere prendendo spunto dalle cronache, poi ho contattato Paolo Ozzy Leoni in carcere, dove in seguito l’ho conosciuto, per chiedergli se gli andasse di scrivere una prefazione. Mi ha risposto di proclamarsi innocente e mi ha rimandato al suo avvocato tramite cui ho letto migliaia di pagine di atti processuali, ho poi incontrato ragazzi che li frequentavano e mi sono fatto un’idea molto precisa. Ho contattato anche numerosi giornalisti e rilasciato interviste per Panorama, Cronaca Vera, Crimen, ecc… La naturale conseguenza, per me, è stata di dedicare a un ergastolano che considero un amico il mio lavoro.
  • Qual è il titolo del tuo libro? Il Diavolo dentro
  • A quale genere appartiene? Su Amazon è stato classificato tra gli horror, ma penso sia più un noir.
  • Come è stato pubblicato? Ho sottoposto un annetto fa l’ultima versione del libro a Franco Forte, autore Mondadori, sceneggiatore, nonché proprietario della Delos Digital. Volevo confrontarmi con un professionista e capire se avessi o meno qualche possibilità. Ho trascorso una giornata intera con Franco e, dall’alto della sua grande esperienza, mi ha aperto gli occhi su aspetti che prima mi sfuggivano del tutto. Per citarne uno, mi ha detto che ogni autore deve sempre tenere in mente il suo lettore, cosa che può apparire scontata, ma non lo è affatto. Intende, infatti, l’idea di condurlo per mano, non fargli mai perdere interesse e farlo partecipare alle vicende dei diversi protagonisti, senza mai tradire la fiducia che si è instaurata.
  • Link per reperire il tuo scritto: Tutte le informazioni: Delos Digital –  Amazon Prezzo 2,99 €
  • Parlaci della trama del tuo libro: Manuela e Andrea si conoscono in un istituto per minori in un incontro che sembra superficiale e tipico di quell’età. La vicenda umana dei due ragazzini, che nel frattempo percorrono strade differenti, si intreccia con quella di tanti personaggi che conducono Manuela verso l’abisso morale e materiale, incapace di qualsiasi reazione, fino a convincersi di non poter meritare nulla di meglio. Entra a far parte di un gruppo dedito a rituali di ispirazione satanica, che sembra implicato in una serie di nefandezze orribili, da cui non riesce a liberarsi. Il male penetra in profondità nelle anime. Manuela è un essere disilluso e senza speranza, ma, proprio quando tutto sembra perduto, trova, inaspettata, una luce.
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l‘idea sulla trama e sui personaggi? Come dicevo ho preso spunto da una vicenda reale, ma ho inserito anche personaggi di fantasia. Quella a cui sono più legato, in particolare, è Manuela, una ragazza ferita, arrabbiata, ma che, come chiunque, desidera comunque attenzione e di qualcuno che si prenda cura di lei.
  • Da dove nasce la copertina? L’editore mi ha chiesto di curiosare su un portale di immagini con cui ha un accordo commerciale e appena ho visto la foto ho capito che era lei. Mi ha fatto pensare a un animo inquieto e a una cantante metal, due elementi che calzano a pennello. Un particolare è anche che in alto a destra si intravede uno spiraglio di luce, quello che a mio parere non può mai mancare. Alcuni mi hanno detto che quasi spaventa, che è molto forte. Mi è parso però giusto così,
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera? Penso che quando si sente parlare di fatti di cronaca tanto estremi come quelli di cui racconto, ci si faccia l’idea che si tratti di episodi estranei, lontani dalla quotidianità di ciascuno di noi. Raccontando in soggettiva, dal punto di vista dei diversi protagonisti, ognuno con le sue umane sofferenze e motivazioni, cerco di sottolineare quanto in realtà siano molto più vicini di noi di quanto si creda.

© Tutti i diritti riservati allo scrittore Roberto Ottonelli