The Black Star: segnalazione romanzo di Daniele Cardetta

Segnalazione romanzo: The Black Star di Daniele Cardetta

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  • Titolo: The Black Star
  • Autore: Daniele Cardetta
  • Editore: Meligrana Editore
  • Trama/sinossi: “The black star” è una narrazione a più voci ambientata durante la guerra anglo-spagnola della prima metà del Settecento. Personaggi diversi, pirati e gentiluomini, schiavi e nobili sono protagonisti di una grande avventura che si dipana tra le due sponde dell’Atlantico. Le pagine del romanzo sono luoghi di incontro, come tavolini di locande fumose in cui ogni personaggio racconta la propria vita e il proprio punto di vista, e dove vittime e carnefici possono finalmente pareggiare i conti. Il romanzo affonda l’ancora in un momento buio della Storia, nei drammi individuali di schiavi sradicati e strappati alle loro case, in antichi rancori che si mischiano con la quotidiana sofferenza di uomini fatti merce, restituendo un quadro di cupa disperazione. L’angoscia e l’oscurità si intrecciano con la luce e le speranze del giovane Juan che, rimasto senza famiglia, accetta di aggregarsi a un gruppo di pirati e inseguire un sogno più grande: la vendetta di Lind, il suo capitano, una missione di giustizia, guidata da alti ideali e profondo risentimento.
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  • Estratto:

Nonostante le spalle larghe e un aspetto fiero, Asa aveva solo sedici anni, e per quanto si sentisse già un uomo era chiaro che il terrore stesse cominciando a prendere possesso del suo animo. Non fece in tempo ad alzarsi in piedi che la porta si spalancò e Asa vide fare capolino il volto di suo fratello Hukaw, di una decina d’anni più grande di lui. Era visibilmente nervoso e spaventato e Asa capì che non doveva perdere tempo, in men che non si dica era in piedi, proteso verso il fratello e con i nervi pronti a scattare.

«Asa, devi fuggire, gli Aro stanno arrivando». 

La cupa realtà travolse Asa come un fiume in piena. Anche solo nominare gli Aro provocava in tutta la sua gente un panico incontrollabile, molte erano le storie sui predoni che giungevano nei villaggi e seminavano morte, prendendosi tutti i ragazzi e le ragazze. Suo padre gli raccontava spesso di essere riuscito a sfuggire per miracolo a una razzia di quegli schiavisti una ventina di anni prima, ma troppi cadevano nelle loro reti ed era impossibile capire a quale futuro andassero incontro. Nessuno era mai tornato indietro a raccontare cosa fosse successo, così la fantasia popolare aveva diffuso le dicerie più temibili, ma non ci voleva molto a intuire che non sarebbe accaduto nulla di buono a chi finiva prigioniero degli Aro.


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