Intervista allo scrittore Aurelio Ignani

intervista ad Aurelio Ignani

  • Parlaci di te, autore: Io sono Aurelio Ignani, ho 19 anni e vivo a Livorno, città che mi ha profondamente influenzato fin dal mio quattordicesimo anno. Proprio in quel periodo a cavallo tra infanzia e adolescenza cominciavo, timidamente, a buttare giù le mie prime sillabe su questo PC. Forse la mia è una terra anche troppo piena di ispirazioni, tra quelle portate dai mercanti stranieri che hanno reso Livorno una delle prime città multiculturali d’Europa, dopo il crollo delle grandi civiltà antiche, altra mia grande fonte di ispirazione.
    Forse è per una sovrappopolazione di influenze che il mio stile iniziale risultava piuttosto barocco e ridondante. Ci sono voluti anni per alleggerirlo e dopo quasi quattro anni ho terminato il mio primo libro, cominciando, tra l’altro, a sceneggiare un fumetto, dal titolo ”In Hoc Signo”, che riprende alcune delle mie tematiche più tipiche: la lotta della gioventù per emergere, l’anarchia nella più negativa delle accezioni, la decadenza vista come rinascita e l’opposizione non tanto tra bene e male, quanto tra libertà e privazione. Tutto questo ambientato in un’Italia decadente, così tanto da sembrare un secondo periodo Tardo-Antico, altra importante fonte di ispirazione per il libro che presento oggi.
  • Qual è il titolo del tuo libro? “Memorie di un eretico” è il titolo del romanzo che presento oggi.
  • Parlaci della trama del tuo libro: Già dal titolo si possono profilare alcune tematiche, come quella della differenza di pensiero dalla massa, appunto l’eresia, e quella dell’esplorazione dei ricordi e della mente, che nel mio pensiero, di per sé influenzato da Freud, è una delle poche cose capaci di guidarci in questo mondo.
    Così è anche per Aerith, protagonista del mio romanzo.
    Conosce sé stesso solo da quando, con un aspetto già formato e relativamente maturo, ha miracolosamente salvato l’imperatore di Amulia, un grande impero, corrispettivo di quello romano nel suo mondo.
    Ciò che rimane prima di quel momento è, nella sua mente, un insieme nebuloso di pensieri e guizzi che non sembrano neanche appartenere a quella vita, a vite in un certo senso ”parallele”.
    Ciò che è più ironico di quelle vite è il loro lascito: poteri e capacità straordinarie, nonché un’enorme forza di volontà.
    Il corpo di Aerith è quello di un giovane dai tratti androgini, quasi cangianti, dominato da una chioma lunghissima e da due enigmatici occhi di colore diverse: uno color giada, l’altro ambrato. Nelle prime avventure di questa strana figura verrà sviscerato anche la parallela scoperta del corpo, da prima attraverso l’erotismo, che compone comunque una tematica importante, essendo questo, in parte, un romanzo erotico.
    Questo momento viene sancito l’inizio di una storia d’amore, venata in parte da una sessualità sincera, quasi immacolata, anche per la propensione del ragazzo a una spiritualità liberà dal concetto di peccato, del tutto simile a quella classica e pagana. Dopo i capitoli iniziali il giovane si trova proiettato in un mondo che riesce a affrontare da prima fieramente, ma dove, dopo poco tutto sembra scivolargli di mano. Per quanto le sue capacità siano superiori, la sua sensibilità mina le sue intenzioni. Non è certo un caso che il mondo in cui il giovane vive è ai limiti dell’anarchia: il grande impero di Amulia conserva la sua potenza, essendo simile a un impero romano dove il cristianesimo, già influenzato dal culto degli esseni si è confuso con la filosofia classica e addirittura col paganesimo. Eppure il grande stato latino è un gigante dai piedi d’argilla: influssi barbarici, chiese intransigenti e sette religiose lo stanno scuotendo, sin dalle più profonde fondamenta. Ciò che più inquieta è che Aerith è legato a doppio filo con questi sconcertanti fenomeni, sin dalle sue vite parallele.
    È qui che si realizza lo scontro con gli altri, e in primis, con sé stesso.
    Il giovane si troverà schiacciato tra il dovere e l’auto realizzazione, parabola, tra l’altro, della condizione dell’uomo di oggi.

  • A quale genere appartiene? Definire il genere del mio romanzo è complicato, tanto che per definirlo ho bisogno di fare una piccola digressione.
    Si potrebbe definire un erotico, visto che contiene scene più tendenti a questo genere, che alla pornografia (e sia chiaro, questo termine non riscontra per me qualcosa di negativo, in alcun modo), a differenza che in altri Fantasy con tendenze pulp, come il trono di spade, giusto per fare un esempio noto.
    Tuttavia ha una prominenza fantastica, visto che il mondo in cui si svolgono gli avvenimenti è si la terra, ma non la nostra: esistono animali particolari, per quanto non si scada nei soliti ibridi, a mio parere fin troppo classici per la tradizione fantastica. Essendo questo l’inizio di una saga non posso confermare la totale assenza di creature più che ”particolari”, ma cercherò di evitare i classici animali da folklore come draghi & compagnia, a mio parere ormai abusati. Oltre a questo, nelle pagine di ”Memorie di un eretico” vengono compiuti anche prodigi che, oltre a essere ”magici” definirei anche mistici, essendo spesso legati a antichi misteri, che citano quelli diffusi nell’impero romano e nel precedente mondo ellenistico, come quelli orfici, quelli dei Cabiri o degli dei orientali.
    Da qui potrete capire che si aggiunge anche un sottotesto storico, o meglio, ucronistico. Quest’ultimo rappresentato dall’ambientazione: un impero del tutto simile a quello romano ancora in piedi alla viglia dell’anno mille, tenuto in piedi da politiche meno esclusive. Uno stato in cui si continua a avere una visione della filosofia molto più ampia, senza cadere nell’oscurantismo anche dopo il contatto col cristianesimo, che si sublimerà nei valori civili classici, senza però spazzarne via gli antichi culti, tanto che, solo gli accoliti più intransigenti si definiranno e saranno definiti ”monoteisti”, ora presenti principalmente nella parte orientale dell’impero, gestita da un potente usurpatore, e, in occidente comandati dal papa, di fatto, principale antagonista della storia.
    Un altro fattore che contraddistingue l’impero di Amulia è la tecnologia piuttosto avanzata: i più intensi contatti con la scienza greca antica hanno portato alla scoperta dei meccanismi a vapore, intensamente utilizzati insieme a quelli meccanici, mentre commerci con l’oriente, privi dello stallo secolare del medioevo, hanno portato in occidente la carta e la bussola, nonché la polvere da sparo, già declinata da decenni nella tecnologia bellica.
    Quindi, il genere del mio romanzo è al contempo un erotico, un fantastico e un fantastorico, con ampie riflessioni che spaziano dalla filosofia alla religione.
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l‘idea sulla trama e sui personaggi? Sinceramente, all’inizio ”Memorie di un eretico” era molto più incentrato sulla contrapposizione di oscurantismo e sull’erotismo, più favorevole a uno scontro più dualistico di quanto lo sia nel libro attuale, in oltre, erano presenti molti meno sottotesti sul passato di Aerith e la sua storia era nettamente più chiara, volutamente meno nebulosa.
    Selene, fin dalle prime pagine amata di Aerith è fortemente ispirata a Psiche della tradizione classica, essendo Apuleio uno dei miei autori antichi preferiti. Nonostante ciò la giovane ha un aspetto estremamente più moderno e sensuale per i gusti moderni: fisico formoso, facilmente definibile ”Curvy”, capelli biondi, occhi celesti e seno abbondante.
    La trama si è delineata poco a poco come d’altronde l’ambientazione, la stessa era semplicemente meno ampia e meno dettagliata all’inizio della mia esperienza di scrittore.

  • Come è stato pubblicato? Ho ricorso al self-publishing tramite Amazon kindle. Trovo che sia un mezzo ottimo soprattutto per gli ebook. Per stampare delle copie fisiche attenderò, prima ho sicuramente bisogno di essere più conosciuto.

  • Link per reperire il tuo scritto online: I link per accedere al mio romanzo sono diversi. Ho creato dapprima un’anteprima online permanente di quattro capitoli, che trovate a questo link per facebook. E a questo per Wattpad. Se siete interessati direttamente all’acquisto del romanzo, senza dare un’occhiata all’anteprima ecco il link Amazon.

    Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera? Perché può essere una buona applicazione non solo del genere fantastico in tempi contemporanei, ma anche una ripresa dei canoni classici estetizzati e attualizzati. Infatti, nel mio romanzo, la fusione tra cultura ”popolare”, come la filmografia, il fumetto o l’animazione si fonde con elementi più elevati e atipici per il fantasy, tanto da farmi affermare ché, se non avessi letto la divina Commedia, il mio romanzo sarebbe diverso, esattamente come lo sarebbe se non avessi letto Devilman di Go Nagai.
    Quindi si propone come fusione tra le due facce della conoscenza artistica di cui disponiamo noi internauti: da una parte alta, composta dai grandi scrittori classici, come Virgilio, Apuleio, Dante e Ariosto, dall’altra da quella più comune, come i grandi del fumetto, da Nagai a Moore e a Arakawa, la cui influenza non è da sottovalutare nei miei scritti.

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