Anime di Carta: intervista a Isabella Liberto

Intervista alla scrittrice Isabella Liberto

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  • Parlaci di te autore: Mi chiamo Isabella Liberto e sono siciliana. Scrivere è sempre stata la mia passione, anche se, per motivi legati soprattutto allo studio, solo dopo il conseguimento della laurea in sociologia mi sono dedicata completamente ad essa. Da un anno a questa parte ho scritto molto fino a coronare il mio sogno, quello di pubblicare con una casa editrice.
  • Qual è il titolo del tuo libro? Il mio romanzo d’esordio si intitola “Anime di carta”.
  • A quale genere appartiene? È un thriller.
  • Come è stato pubblicato? È stato pubblicato da una casa editrice di Varese, la Zerounoundici edizioni. L’ho scoperta per caso, un pomeriggio d’estate, poco dopo aver finito di scrivere il libro. Non avevo pensato subito alla pubblicazione ad essere sincera. Non ho scritto il libro con l’intenzione di pubblicarlo, ma dopo averlo fatto leggere alla mia famiglia, ho visto in loro un entusiasmo tale da contagiarmi al punto di cercare qualcosa in giro per il web, così mi sono detta “proviamo, tentar non nuoce”.
  • Link: Anime di carta è disponibile in tutti gli store sia cartaceo che e-book. È possibile acquistarlo su Amazon –  Banda del bookFeltrinelli – Unilibro – IbsSuperbook
  • Parlaci della trama del tuo libro: Il libro affronta le tematiche dello stalking e della violenza sulle donne, ma in chiave un po’ particolare. Le donne in questione sono tutte perseguitate dai loro ex partner, fidanzati e mariti. Stanche delle continue denunce che non riescono a risolvere il problema, decidono di “farsi giustizia da sole”.
  • Siamo curiosi, come ti è venuta in mente l’idea sulla trama e sui personaggi? Il libro è nato un po’ per “rabbia”. Ogni giorno vediamo, sentiamo e leggiamo notizie spaventose sul femminicidio e sullo stalking, anche durante i mei studi universitari ho affrontato spesso la tematica, ma la situazione sembra sempre un tantino  “chiusa”, quasi senza risoluzione. Ho voluto mostrare la storia attraverso gli occhi di Christian Mudosn, il tenente che si occupa degli omicidi degli ex partner violenti delle donne, e di Samanta Wallace, psicologa a capo di un centro anti violenza su cui Christian nutrirà ben presto dei sospetti.
  • Perché le persone dovrebbero decidere di leggere la tua opera? Penso che le tematiche trattate siano attuali e possano riguardare da vicino tutti noi. Il libro non va preso come esempio (per ovvi motivi), ma credo che possa creare dibattiti interessanti e coinvolgere l’opinione pubblica su temi di cui ancora non si parla tanto o non se ne parla ancora nel modo giusto.

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